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martedì 5 febbraio 2013

Sant'Agata Vergine e Martire, proprio liturgico.




05 Febbraio

SANT'AGATA, vergine e martire
Patrona della Città e dell’Arcidiocesi di Catania

Solennità a Catania, festa in tutta la Sicilia.

Antifona d’Ingresso

Il Signore riempia di gaudio
noi che oggi festeggiamo
la beata Agata vergine e martire;
della sua gloriosa passione godono gli Angeli
e lodano con noi il Figlio di Dio. 

Si dice il Gloria 

Colletta 


O Padre, che tra i segni della tua onnipotenza
concedi alla debolezza umana
la vittoria del martirio;
nella solennità della beata Agata, vergine e martire,
donaci sul suo esempio, di perseverare fedelmente
nel nostro cammino verso di te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Si dice il Credo

Sulle Offerte


Accetta, Padre Santo, i doni che ti presentiamo
nella solennità della beata Agata, vergine e martire,
e per sua intercessione liberaci da ogni male.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

La vittoria del Martirio


Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.


In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.


Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
È cosa buona e giusta.


È veramente cosa buona e giusta
nostro dovere e fonte di salvezza
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ai fedeli che hanno testimoniato col sangue
la fede in Cristo, tuo Figlio,
prepari, o Padre,
un’eterna corona di gloria.
E noi, nella solennità
della beata Agata, vergine e martire
insieme all’esempio
del suo spirito vittorioso
sulle torture e le minacce di morte,
celebriamo la potenza divina
che infondi a chi della propria vita,
con libera e invitta volontà,
ha fatto per te,
un puro olocausto di incorruttibile amore.
Per questo dono di grazia,
uniti agli Angeli e ai Santi,
proclamiamo l’inno della tua lode.

Antifona alla comunione

Chi perde la propria vita per me la salverà,
dice il Signore.

Dopo la comunione
Ci sorreggano, o Signore, 
i sacramenti che abbiamo ricevuto, 
e per l’intercessione della beata Agata, vergine e martire,
lo Spirito Santo ci fortifichi
nella professione del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore. 


LITURGIA DELLA PAROLA 

Prima Lettura


Dal secondo libro dei Maccabèi

In quei giorni ci fu anche il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re a forza di flagelli e nerbate a cibarsi di carni suine proibite. Uno di essi, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi di indagare o sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le patrie leggi». Il secondo poi, giunto all'ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna». Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani e disse dignitosamente: «Da Dio ho queste membra e, per le sue leggi, le disprezzo, ma da lui spero di riaverle di nuovo»; così lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza del giovinetto, che non teneva in nessun conto le torture. Fatto morire anche costui, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «E' bello morire a causa degli uomini, per attendere da Dio l'adempimento delle speranze di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te la risurrezione non sarà per la vita».

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.


Salmo Responsoriale dal Salmo 30

Rit.
Alle tue mani, Signore, affido la mia vita.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
per la tua giustizia salvami.
Porgi a me l'orecchio,
vieni presto a liberarmi. R. 

Sii per me la rupe che mi accoglie,
la cinta di riparo che mi salva.
Tu sei la mia roccia e il mio baluardo,
per il tuo nome dirigi i miei passi. R.

Mi affido alle tue mani;
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
Esulterò di gioia per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria. R.

Liberami dalla mano dei miei nemici,
dalla stretta dei miei persecutori:
fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo,
salvami per la tua misericordia. R.


Seconda Lettura

Dalla seconda lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi 

Fratelli, in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero; con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri; sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte; afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.


Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, dice il Signore,
anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio.

Alleluia.


Vangelo

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo!

† Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

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