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domenica 1 luglio 2012

Tempo per annum estivo, il tempo delle feste patronali


Il tempo ordinario, con la sua flessibilità, permette una più libera scelta dell'Ufficio e della Messa da celebrare nei giorni feriali, sono infatti permesse: la Messa della settimana corrispondente del tempo per annum, o la Messa del santo del giorno o desunto dal Martirologio Romano, una Messa votiva o ad diversa.
Qui nella mia bella Sicilia, il tempo per annum del periodo estivo (mesi luglio, agosto, settembre), è caratterizzato da una miriade di feste patronali che celebrano i Misteri del Signore, la Beata Vergine sotto svariati titoli, i santi. Il popolo cristiano ama ricordare i suoi patroni celesti e li festeggia con pie pratiche, pii esercizi, luminarie, decorazioni, mortaretti; con manifestazioni religiose, culturali, ludiche, musicali...
Molto spesso queste feste patronali cadono di Domenica, allora cosa celebrare ? La Messa della Domenica o quella del santo Patrono ?
Se si tratta del santo patrono se ne può celebrare la Messa e la Liturgia delle ore, ciò non costituisce un abuso liturgico, così si è infatti espressa la CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI,  in un responsum del 1969:


Ad dubium propositum, «utrum anniversarium dedicationis ecclesiae et sollemnitas patroni aut tituli ecclesiae in dominicam transferri possunt», responsio huiusmodi invenitur in N 5 (1969) 404:
Affirmative, si agitur de dominica per annum vel temporis Nativitatis et de anniversario dedicationis ecclesiae propriae vel de patrono principali loci aut de titulo ecclesiae propriae, quae celebrantur tamquam sollemnitates. De his celebrationibus dici possunt omnes Missae, quae concurrente populo celebrantur (cf. Normae de anno lit. et de cal., n. 58).
Negative, si translatio facienda est in dominicas Adventus, Quadragesimae et Paschae, vel in dominicas in quibus occurrat aliqua sollemnitatis Domini, B. Mariae Virginis et Sanctorum in calendario generali inscripta, vel si agitur de anniversario dedicationis ecclesiae cathedralis, de patrono regionis vel nationis, de patrono secundario.

(fonte: Enchiridion Documentorum Instaurationis Liturgicae - I, Marietti, 1976)




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