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mercoledì 13 giugno 2012

Si quaeris


Si tratta di un responsorio molto popolare in onore dei san'Antonio, una delle preghiere più note e recitate al mondo, specialmente per invocare il ritrovamento degli oggetti smarriti (resque perditas).
Il Sequeri, come viene chiamato popolarmente, fu composto dal beato Giuliano da Spira (1237).

Ecco il testo originale latino e la traduzione in italiano.

Si quaeris miracula, Mors, error calamitas, Daemon, lepra fugiunt, Aegri surgunt sani.
R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.Pereunt pericula, Cessat et necessitas: Narrent hi, qui sentiunt, Dicant Paduani.
R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.
R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.
Se cerchi i miracoli, ecco messi in fuga la morte, l’errore, le calamità e il demonio; ecco gli ammalati divenir sani.
Il mare si calma, le catene si spezzano; i giovani e i vecchi chiedono e ritrovano la sanità e le cose perdute
S’allontanano i pericoli, scompaiono le necessità: lo attesti chi ha sperimentato la protezione del Santo di Padova.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.


Ed ecco lo spartito e una esecuzione di un sacerdote francescano. 
[si_quaeris.jpg]


 Auguri a tutti coloro che portano il nome di Antonio.

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