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sabato 31 marzo 2012

Domenica delle Palme


I benedizione.
http://www.youtube.com/watch?v=zrDlLzqSYI8&feature=plcp&context=C407f6afVDvjVQa1PpcFPCKnFJziZ5oJFRZU7TB2RTepay2DOQaNw=


II benedizione





Vangelo dell'ingresso in Gerusalemme
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=Va_PGhqA3bw


Vangelo alternativo
http://www.youtube.com/watch?v=szmSbQtKmjA&feature=channel

Canto della Passione
http://www.youtube.com/watch?v=-N3UuBoCgPQ&feature=my_liked_videos&list=LLx8nhL_yAmFmdFaMIQkTbRg

Prefazio



Le rubriche poco conosciute della Domenica delle Palme


Con questo post vorrei aiutare a conoscere alcune rubriche, sconosciute ai più, e che riguardano la Domenica delle Palme, una di queste la ritengo pastoralmente molto importante: l'omelia dopo il Vangelo dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme.


L'ultima editio del Caeremoniale Episcoporum (2008) presenta alcune particolari possibilità, la I è quella di compiere il rito della distribuzione delle palme ai concelebranti e ad alcuni fedeli, rito compiuto, ogni anno, nella Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme (puoi vedere qui: http://www.youtube.com/watch?v=RvY7SxOZWeQ), così descritto nel Caerimoniale: dopo la benedizione dei rami, prima che venga proclamato il Vangelo, si possono distribuire i rami ai concelebranti, ai ministri e ad alcuni fedeli, mentre si esegue un canto adatto. (Caeremoniale Episcoporum 2008, VI, 268)

L'altra rubrica che vorrei farvi conoscere, e che ritengo più importante pastoralemente, è quella dell'omelia dopo la proclamazione del Vangelo dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme. E' una possibilità che ritengo molto importante perchè noto che molti, dopo la benedizione delle palme, non raggiungono la chiesa per la celebrazione della Santa Messa, ma si disperdono durante la processione; l'omelia sarebbe occasione per raggiungere anche costoro, facendo comprendere il significato profondo della benedictio palmarum, scongiurando il rischio di superstizione. Invito tutti i pastori che avvertono una situazione di "fuggi, fuggi" a far tesoro di questa possibilità che la liturgia, nella sua plurisecolare sapienza, offre.



Buona Domenica delle Palme e buona Settimana Santa !

martedì 27 marzo 2012

Canto del Passio in italiano


Ecco una bella proposta per la Domenica delle Palme, il canto della Passione secondo l'evangelista Marco, quello che verrà proclamato nella Prossima Domenica delle Palme, anno B.
Vi posto il video dell'esecuzione e lo spartito, gentilmente concessomi da Associazione "Amici della Liturgia" Rovereto, il cui sito internet è: www.liturgiaculmenetfons.it che ringrazio vivamente.



Lo spartito riprende la I melodia dell'edizione tipica latina e la adatta alla lingua italiana, secondo la nuova versione del Lezionario CEI.



Qui potrete trovare lo spartito:https://sites.google.com/site/cantualefiles/Home/Passio%20S.%20Marco%20soli%20e%20coro%20%202010.pdf?attredirects=0&d=1




Buon ascolto e buona emulazione !

sabato 24 marzo 2012

Terzo Scrutinio

Domani, V Domenica di Quaresima, si terrà il III ed ultimo scrutinio per i catecumeni che si apprestano a ricevere i sacramenti dell'Iniziazione Cristiana. Ecco i testi liturgici tratti dal sito Maranathà.





TERZO SCRUTINIO

174.
 Il terzo scrutinio si celebra nella V domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr anche più avanti ai nn. 386 e389).
OMELIA

175.
 Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del terzo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.
PREGHIERA IN SILENZIO

176.
 Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere per loro lo spirito di penitenza, il senso del mistero del peccato e della morte e la speranza dei figli di Dio nella vita eterna. Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere anche esteriormente il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:
Eletti di Dio,
inchinatevi
 [oppure: inginocchiatevi] e pregate.Allora gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Poi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.
PREGHIERA PER GLI ELETTI

177.
 Mentre si fa la preghiera per gli eletti, i padrini e le madrine pongono la mano destra sulla spalla di ciascun eletto.
Celebrante:
Preghiamo per questi eletti che Dio ha scelto perché, resi conformi alla morte e alla risurrezione del Cristo, possano superare con la grazia dei sacramenti le conseguenze del peccato che ha portato nel mondo la morte.
Lettore:
Perché la loro fede li renda più forti
contro tutti gli inganni del mondo,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché siano riconoscenti al Signore
che li ha tolti dall'ignoranza
riguardo alla speranza eterna
e li ha fatti incamminare
per la via della salvezza
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché, sull'esempio e per l'intercessione
dei catecumeni che versarono il sangue per Cristo,
siano sollevati alla speranza della vita eterna,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché tutti aborriscano il peccato
che distrugge la vita, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché coloro che sono afflitti
per la morte dei loro cari
trovino in Cristo la consolazione e la pace,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché anche noi
al ritorno delle solennità pasquali
siamo confermati nella speranza
di risorgere con Cristo, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché il mondo intero,
creato dall'amore di Dio,
sia rinnovato dalla crescita della fede e della carità,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.La monizione del celebrante e le intenzioni della preghiera si possono adattare alle varie circostanze. Inoltre si aggiunga l'intenzione consueta per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo se, dopo il congedo dei catecumeni, nella celebrazione dell'Eucaristia si tralascia la preghiera. universale o dei fedeli (cfr n. 180).
Altra forma di preghiera per gli eletti, a scelta al n. 380.
ESORCISMO
178
. Dopo la preghiera per gli eletti, il celebrante, rivolgendosi verso gli eletti stessi, dice a mani giunte:

Preghiamo.
O Dio, Padre della vita eterna,
tu sei il Dio non dei morti, ma dei vivi
e hai inviato il Figlio tuo messaggero della vita,
perché strappasse gli uomini
al regno della morte
e li conducesse alla risurrezione.
Libera questi eletti
dal potere dello spirito maligno,
perché possano ricevere
la nuova vita del Cristo risorto
e le rendano testimonianza con le opere.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 
Tutti:
Amen.
Quindi, se ciò si può fare con facilità, il celebrante in silenzio impone la mano su ciascun eletto.

Poi, stendendo le mani sopra gli eletti, il celebrante continua:

Signore Gesù,
che, risuscitando Lazzaro da morte,
hai rivelato d'esser venuto
perché gli uomini avessero la vita e
l'avessero in abbondanza,
libera dalla morte questi eletti,
che cercano la vita nei tuoi sacramenti,
allontana da loro lo spirito del male
e, per mezzo del tuo Spirito datore di vita,
comunica loro la fede, la speranza e la carità,
perché vivano sempre uniti a te
e abbiano parte alla gloria della tua risurrezione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.
Altra forma di esorcismo a scelta al n. 381.
Secondo l'opportunità, si esegue un canto adatto scelto ad esempio fra i salmi 6, 25, 31, 37, 38, 39, 50, 114, 129, 138, 141.
CONGEDO DEGLI ELETTI

179.
 Infine il celebrante congeda gli eletti, dicendo:
Andate in pace e il Signore sia sempre con voi.
Eletti:
Amen.
Gli eletti escono. Se però per giusti motivi non possono uscire, si faccia come nel rito per l'ammissione al catecumenato, n. 96. Se non si celebra l'Eucaristia, si aggiunge, secondo l'opportunità, un canto adatto e i fedeli vengono congedati insieme con gli eletti.
CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA

180.
 Dopo che gli eletti sono usciti, si celebra l'Eucaristia. Subito inizia la preghiera universale o dei fedeli con le intenzioni per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo. Poi si recita il Credo e si fa la preparazione dei doni; tuttavia, per ragioni pastorali, si possono tralasciare la preghiera universale o dei fedeli e il Credo. Nella preghiera eucaristica si faccia menzione degli eletti e dei padrini (vedi Messale Romano: Messa «Per gli scrutini battesimali»).

 

II. LE CONSEGNE


181. 
Se ancora non sono state fatte (cfr nn.125-126), dopo gli scrutini si devono celebrare le «consegne» (traditiones) con le quali, compiuta o iniziata da tempo conveniente l'istruzione dei catecumeni, la Chiesa amorevolmente affida loro i documenti che fin dall'antichità sono ritenuti il compendio della sua fede e della sua preghiera.

182. È auspicabile che il rito si tenga davanti alla comunità dei fedeli dopo la liturgia della parola di una Messa feriale, con letture adatte alle «consegne».

 

CONSEGNA DEL SIMBOLO


183. 
La prima «traditio» è la «consegna del Simbolo» che gli eletti impareranno a memoria e poi dovranno riconsegnare pubblicamente (cfr nn.194-199 ), prima di fare, nel giorno del Battesimo, la loro professione di fede secondo il Simbolo stesso.

184. 
La consegna del Simbolo si farà entro la settimana successiva al primo scrutinio. Secondo l'opportunità, si può fare anche nel tempo del catecumenato (cfr nn. 125-126).
LETTURE E OMELIA

185.
 In luogo delle letture che sono assegnate alla feria, si leggeranno le pericopi adatte come indicato al n.390.
Segue l'omelia nella quale il celebrante, soffermandosi sul testo sacro, spiega il significato e l'importanza del Simbolo sia rispetto alla catechesi trasmessa sia rispetto alla professione di fede da farsi nel Battesimo e da mantenersi per tutta la vita.
CONSEGNA DEL SIMBOLO

186.
 Dopo l'omelia il diacono dice:

Si avvicinino gli eletti per ricevere dalla Chiesa il Simbolo della fede.
Quindi il celebrante si rivolge loro con queste parole o con altre simili:
Carissimi: ascoltate le parole della fede per mezzo della quale riceverete la nuova vita in Dio. Sono poche parole, ma contengono grandi misteri. Accoglietele e conservatele con cuore sincero.
Poi il celebrante dà inizio alla recita del Simbolo, dicendo:
Io credo in Dio Padre onnipotente,
e prosegue solo o insieme con la comunità dei fedeli:
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;

discese agli inferi
il terzo giorno risuscitò da morte;

salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
_____________________________________________________
Secondo l'opportunità, si può usare anche il Simbolo Niceno-Costantinopolitano:
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.

Amen.
_____________________________________________________


ORAZIONE SOPRA GLI ELETTI

187.
 Il celebrante invita i fedeli a pregare con queste parole o con altre simili:
Preghiamo per i nostri eletti:
il Signore, Dio nostro,
illumini i loro cuori
e apra loro la porta della sua misericordia,
perché mediante l'acqua del Battesimo
ricevano il perdono di tutti i peccati
e siano incorporati in Cristo Gesù,
nostro Signore.

Tutti pregano in silenzio.

Quindi il celebrante, stendendo la mani sopra gli eletti, dice:
O Signore,
sorgente di luce e di verità,
ci rivolgiamo alla tua eterna
e giustissima misericordia,
per questi tuoi servi 
N. e N.,
rendili puri e santi;
concedi loro il dono di una scienza vera,
di una ferma speranza
e di una dottrina santa,
perché siano degni
di ricevere la grazia del Battesimo.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

  
CONSEGNA DELLA PREGHIERA DEL SIGNORE

188. Agli eletti viene consegnata anche la «Preghiera del Signore» (Padre nostro) che fin dall'antichità è propria di coloro che con il Battesimo hanno ricevuto lo spirito di adozione a figli e che i neofiti reciteranno insieme con gli altri battezzati nella prima celebrazione dell'Eucaristia a cui parteciperanno.

189. 
La consegna della Preghiera del Signore si fa nella settimana successiva al terzo scrutinio. Secondo l'opportunità, si può celebrare anche entro il tempo del catecumenato (cfr nn. 125-126). Se necessario, si può anche rinviare e fare con i riti immediatamente preparatori (cfr nn. 193 ss.).
LETTURE E CANTI

190.
 In luogo delle letture che sono assegnate alla feria, si leggeranno le pericopi adatte come indicato al n. 391.


VANGELO

191.
 
Il diacono dice:
Si avvicinino gli eletti che devono ricevere la Preghiera del Signore.
Allora il celebrante si rivolge agli eletti con queste parole o con altre simili:Ascoltate come il Signore insegnò a pregare ai suoi discepoli.
X  Dal vangelo secondo Matteo
     
6, 9-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli
«Voi pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male ».

Segue l'omelia nella quale il celebrante spiega il significato e l'importanza della Preghiera del Signore.
ORAZIONE SOPRA GLI ELETTI

192
.
 Quindi il celebrante invita i fedeli a pregare con queste parole o con altre simili:
Preghiamo per i nostri eletti:
 il Signore, Dio nostro,
illumini i loro cuori
e apra loro la porta della sua misericordia,
perché mediante l'acqua del Battesimo
ricevano il perdono di tutti i peccati
e siano incorporati in Cristo Gesù,
nostro Signore.

Tutti pregano in silenzio.

Il celebrante, stendendo le mani sopra gli eletti, dice:
Dio onnipotente ed eterno,
che rendi la tua Chiesa
sempre feconda di nuovi figli,
aumenta nei nostri eletti
l'intelligenza della fede,
perché, nati a vita nuova nel fonte battesimale,
siano accolti fra i tuoi figli di adozione.
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

Vangelo della V Domenica di Quaresima

Cantillatio del Vangelo della V Domenica di Quaresima.
http://www.youtube.com/watch?v=UHlx9atCjGw&feature=plcp&context=C4fce7bdVDvjVQa1PpcFPCKnFJziZ5oMwH8mUWHyNlCkJJjRYkn5s=

venerdì 16 marzo 2012

Vangelo della IV Domenica di Quaresima

Ecco la cantillatio del Vangelo della Domenica Laetare.


Secondo Scrutinio



Nella IV Domenica di Quaresima, detta "Laetare" dall'introito della Messa, le parrocchie che hanno dei catecumeni celebreranno il II scrutinio, tempo di preparazione all'ormai prossima ricezione dei Sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Quando si celebrano gli scrutini si sceglie l'apposita Messa rituale e le Letture dell'anno A, questa Domenica sarà la volta della pericope del cieco nato, dal forte tema battesimale. Per le comunità che hanno propri catecumeni, ma anche per coloro che non ne hanno (in spirito di comunione ecclesiale), o anche, semplicemente, per chi volesse conoscere il rito dello srutinio, vi posto il rito tratto dal Rituale Iniziazione Cristiana degli adulti, dal sito Maranathà: 



SECONDO SCRUTINIO

167. Il secondo scrutinio si celebra nella IV domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr nn. 386 e 388).

OMELIA

168.
 Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del secondo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.

PREGHIERA IN SILENZIO

169.
 Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere in loro lo spirito di penitenza, il senso del peccato e la vera libertà dei figli di Dio.
Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere, anche esteriormente, il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:

Eletti di Dio,
inchinatevi
 [oppure: inginocchiatevi] e pregate.
Allora gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Quindi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.
PREGHIERA PER GLI ELETTI

170.
 Mentre si fa la preghiera per gli eletti, i padrini e le madrine pongono la mano destra sulla spalla di ciascun eletto.

Celebrante:

Preghiamo per questi eletti, che Dio ha chiamato perché vivano uniti a lui nella santità e rendano buona testimonianza alle parole di vita eterna.
Lettore:
Perché, confidando nella verità di Cristo Signore,
ottengano e sempre conservino
la libertà dello spirito e del cuore, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché meditando la sapienza della croce,
possano gloriarsi in Dio
che confonde la sapienza di questo mondo,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché, ottenuta la liberazione dal peccato
in virtù dello Spirito Santo,
si volgano dal timore alla fiducia,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché, rinnovati profondamente nello spirito,
ricerchino sempre ciò che è giusto e santo,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché tutti coloro che soffrono persecuzione
per il nome di Cristo
ottengano da lui il sostegno nelle loro prove,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché le famiglie e i popoli
che sono impediti di abbracciare la fede cristiana
ottengano la libertà di credere al Vangelo,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché tutti noi,
messi alla prova dell'esperienza del mondo,
restiamo sempre fedeli allo spirito del Vangelo,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché tutto il mondo, amato dal Padre,
possa giungere nella Chiesa alla piena
e spirituale libertà,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

La monizione del celebrante e le intenzioni della preghiera si possono adattare alle varie circostanze. Inoltre si aggiunga l'intenzione consueta per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo, se, dopo il congedo degli eletti, nella celebrazione della Eucaristia è tralasciata la preghiera universale o dei fedeli (cfr n. 173).
Altra forma di preghiera per gli eletti a scelta al n. 378.


ESORCISMO

171.
 Dopo la preghiera per gli eletti il celebrante, rivolgendosi verso gli eletti stessi, dice a mani giunte:

Preghiamo.
Padre di bontà,
che hai concesso al cieco nato
di credere in Cristo tuo Figlio
e di entrare a far parte del tuo regno,
fa' che questi tuoi eletti
siano liberati dalle menzogne
da cui sono insidiati e accecati,
e fa' che, radicati saldamente nella fede,
diventino figli della luce
e siano sempre luminosi di santità e di grazia.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

Quindi, se ciò si può fare con facilità, il celebrante in silenzio impone le mani su ciascun eletto.

Poi, stendendo le mani sopra gli eletti, il celebrante continua:
Signore Gesù,
luce vera che illumini ogni uomo,
libera per mezzo del tuo Spirito di verità
tutti coloro che sono oppressi
sotto il giogo del padre della menzogna,
e suscita in coloro che hai eletto ai tuoi sacramenti
il desiderio di aderire a te,
perché, nella gioia della tua luce,
come il cieco del Vangelo che riebbe la vista,
divengano fermi e sicuri testimoni della fede.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.
Altra forma di esorcismo a scelta al n. 379.


Secondo l'opportunità, si esegue un canto adatto, scelto, ad esempio fra i salmi 6, 25, 31, 37, 38, 39, 50, 114, 129, 138, 141.

CONGEDO DEGLI ELETTI

172.
 Infine il celebrante congeda gli eletti, dicendo:
Andate in pace e tornate per il prossimo scrutinio.
Il Signore sia sempre con voi.

Eletti:
Amen.
Gli eletti escono. Se però, per giusti motivi, non possono uscire, si faccia come nel rito dell'ammissione al catecumenato, n. 96. Se non si celebra l'Eucaristia, si aggiunge secondo l'opportunità, un canto adatto, e i fedeli vengono congedati insieme con gli eletti.

CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA

173.
 Dopo che gli eletti sono usciti, si celebra l'Eucaristia. Subito inizia la preghiera universale o dei fedeli con le intenzioni per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo. Poi si dice il Credo e si fa la preparazione dei doni; tuttavia, per ragioni pastorali, si possono tralasciare la preghiera universale o dei fedeli e il Credo. Nella preghiera eucaristica si faccia menzione degli eletti e dei padrini (vedi Messale Romano: Messa «Per gli scrutini quaresimali»).

lunedì 12 marzo 2012

Nuovo studio sulla Sacra Sindone

Ecco da Vatican Insider, un articolo di Tornielli riguardate un nuovo studio su quella che è considerata la reliquia più importante di tutta la cristianità:


La Sindone
LA SINDONE

Studio di un esperto padovano pubblicato in Usa: è l'ipotesi più attendibile

ANDREA TORNIELLIPADOVA

La Sindone di Torino, il lenzuolo di lino che secondo la tradizione avrebbe avvolto il corpo di Gesù e che porta impressa la figura di un uomo crocifisso in un modo corrispondente al racconto dei vangeli, rimane un mistero. Uno studio appena pubblicato conclude che l’ipotesi altamente più probabile all’origine dell’immagine sindonica sia quella di una radiazione, in particolare dell’«effetto corona».

Lo scrive Giulio Fanti, professore di Misure meccaniche e termiche alDipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova, che da molti anni porta avanti una ricerca sulla Sindone. Lo studioso ha presentato i risultati del suo lavoro in un articolo appena pubblicato sulla rivista scientifica americana «Journal of Imaging Science and Technology»

«Fin dal 1898, quando il fotografo Secondo Pia ottenne le prime riproduzioni fotografiche della Sindone, molti ricercatori hanno avanzato ipotesi di formazione dell’immagine», spiega Fanti a La Stampa. «Fino ad oggi sono state esaminate molte ipotesi interessanti, ma nessuna di queste può spiegare completamente la misteriosa immagine. Nessuna delle riproduzioni effettuate, nessuna delle copie fabbricate riesce a offrire caratteristiche simili a quelle del telo sindonico».

L’articolo esamina in modo scientifico tutte le più importanti ipotesi, confrontandole con 24 caratteristiche peculiari dell’immagine scelte come le più significative fra le più di cento pubblicate anche recentemente su riviste scientifiche internazionali. Vengono passate in rassegna e vagliate le prime ipotesi formulate dai ricercatori che hanno analizzato le prime fotografie della Sindone agli inizi del ‘900, come quelle che attribuivano la formazione della figura al gesso o all’ammoniaca, all’effetto di un fulmine o a un calco con polvere di zinco. «Ho quindi preso in esame – spiega il professore – le ipotesi più sofisticate come quelle relative alla diffusione di gas o al contatto con il cadavere avvolto in un telo impregnato di aromi e sostanze varie».

«Nella mia ricerca – continua Fanti – ho anche considerato la possibilità della compresenza di più meccanismi, riportando le idee di coloro che, dalla seconda metà del secolo scorso, hanno iniziato a dubitare sull’autenticità della Sindone e hanno quindi proposto tecniche di riproduzione in uso tra gli artisti medievali».

Fra le ipotesi «artistiche» citate nell’articolo, vengono considerate anche quelle di Delfino Pesce e Garlaschelli. «Ho evidenziato – spiega lo studioso – quanto siano distanti i risultati sperimentali ottenibili perfino nel XXI secolo, dalle caratteristiche estremamente particolari della Sindone. Molti studiosi hanno infatti proposto copie artistiche ottime dal punto di vista macroscopico, ma che purtroppo sono molto carenti nel riprodurre molte particolarità microscopiche e che rendono quindi vano il risultato».

Diversa è invece la conclusione per quanto riguarda la possibilità che all’origine vi sia stata una radiazione. Fanti cita le ipotesi di altri studiosi, e descrive i risultati del gruppo dell’ENEA che ha recentemente utilizzato laser eccimeri.«L’ipotesi della radiazione – osserva il professore – permette di avvicinarsi maggiormente alle particolari caratteristiche dell’immagine sindonica, ma presenta ancora un notevole problema: si possono solo riprodurre piccole parti di immagine dell’ordine del centimetro quadrato di tessuto, perché altrimenti sarebbero necessarie energie non ancora disponibili in laboratorio». Gli esperimenti eseguiti a Padova da Fanti in collaborazione con il professor Giancarlo Pesavento hanno richiesto «tensioni elettriche dell’ordine di circa 500.000 volt per ottenere immagini simil-sindoniche di pochi centimetri di lunghezza».

I risultati dell’analisi scientifica condotta da Fanti  sono riassunti in due tabelle che dimostrano come una sorgente di radiazione rappresenti l’ipotesi più attendibile. E fra le ipotesi di radiazione, «solo quella che si basa sull’effettocorona (particolare scarica elettrica) soddisfa tutte le caratteristiche peculiari dell’immagine corporea della Sindone», anche se per ottenere una figura così grande come quella presente nel telo torinese, conclude l’autore, «sarebbero necessarie tensioni fino a decine di milioni di volt. Oppure, uscendo dal campo scientifico, un fenomeno legato alla resurrezione».

Il nuovo sito della Basilica del Santo Sepolcro


Il sito, dalla grafica rinnovata, offre numerosi contenuti aggiornati e di qualità in quattro lingue -italiano, inglese, spagnolo, francese-, affiancati da una ricca offerta di immagini e foto scaricabili della Basilica del Santo Sepolcro.

Gli argomenti, organizzati a tema in modo semplice ed intuitivo, accompagnano il visitatore alla scoperta e alla comprensione del luogo più importante di tutta la cristianità.

Il Virtual Tour fotografico del Santo Sepolcro, elemento di forza del sito, accompagnato da brevi testi esplicativi, diventa strumento di notevole suggestione che consente a tutti di visitare la Basilica immergendosi negli spazi architettonici e nella stessa sacralità del luogo.

Il player in Home Page consente di seguire la Pasqua 2012 a Gerusalemme grazie ai contributi video realizzati dal Franciscan Media Center. Inoltre attraverso il box di notizie è possibile rimanere sempre informati sulle ultime News dalla Custodia e dalla Terra Santa.
L’uscita del sito del Santo Sepolcro è la prima tappa di un più ampio Progetto di rinnovamento dei siti internet dei Santuari, iniziativa pensata e dedicata ai pellegrini in visita alla Terra Santa che desiderano trovare informazioni sui Santuari.

LA BASILICA DEL SANTO SEPOLCRO PER TUTTI

Vedere e toccare i luoghi toccati e trasformati dalla presenza di Cristo è il desiderio di ogni cristiano. Da sempre i pellegrini giungono in Terra Santa per camminare sulle orme dei discepoli, dietro Gesù. La Custodia francescana di Terra Santa, incaricata nella cura dei Santuari e nell’accoglienza dei pellegrini, oggi desidera accompagnare i fedeli alla scoperta e alla conoscenza dei Luoghi Santi anche attraverso il web.
I numerosi contenuti si intrecciano alla “Storia” della Basilica, dalla sua fondazione voluta dall’Imperatore Costantino all’odierna convivenza tra le comunità cristiane che officiano il Sepolcro. La serzione dedicata alla “Visita” del luogo coinvolge il visitatore virtuale in un’esperienza di conoscenza a 360° attraverso le numerose informazioni e il virtual tour fotografico.

La sezione di “Spiritualità”, cuore del sito, consente di ripercorrere i fatti evangelici che portano alla “tomba vuota” del Risorto e le memorie cristiane custodite all’interno della Basilica. Infine, una serie di passi scelti tra le opere di pellegrini antichi e moderni è raccolta nella sezione “Testimonianze”.

Nel prossimo trimestre verranno lanciati i siti dei santuari di Cafarnao, Getsemani, Natività ed Annunciazione.

Buona navigazione! www.santosepolcro.custodia.org

sabato 10 marzo 2012

Vangelo della III Domenica di Quaresima

Ecco la cantillazione del Vangelo della III Domenica di Quaresima !


Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere !

Primo scrutinio


Domani, III Domenica di Quaresima, le parrocchie che hanno dei catecumeni celebreranno il I scrutinio, tempo di preparazione all'ormai prossima ricezione dei Sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Quando si celebrano gli scrutini si sceglie l'apposita Messa rituale e le Letture dell'anno A, domani sarà la volta della pericope della Samaritana, dal forte tema battesimale. Per le comunità che hanno propri catecumeni, ma anche per coloro che non ne hanno (in spirito di comunione ecclesiale), o anche, semplicemente, per chi volesse conoscere il rito dello srutinio, vi posto il rito tratto dal sito Maranathà:


TEMPO E RITI
DELLA PURIFICAZIONE
E DELL’ILLUMINAZIONE

152. In questo tempo, che abitualmente coincide con la Quaresima e comincia con l’«elezione», i catecumeni, insieme con la comunità locale, si impegnano nel rinnovamento spirituale per prepararsi alle feste pasquali e all'iniziazione ai sacramenti. A questo fine si celebrano gli scrutini, le consegne e i riti immediatamente preparatori.
153. Gli scrutini e le consegne si fanno nella Quaresima che precede i sacramenti dell'iniziazione. Con questi riti si completa la preparazione spirituale e catechistica degli eletti o «aspiranti» che si protrae per tutto il tempo della Quaresima.

  
I. GLI SCRUTINI

154. Gli scrutini, che si concludono con gli esorcismi, hanno una grande importanza nella formazione spirituale. Tendono infatti a purificare la mente e il cuore, a fortificare contro le tentazioni, a rettificare le intenzioni e a stimolare la volontà verso una più intima adesione a Cristo e verso un sempre più fermo impegno nell'amore di Dio da parte dei catecumeni.

155. Si richiede agli aspiranti la volontà di acquistare un profondo senso del Cristo e della Chiesa e specialmente ci si attende da loro un progresso nella sincera conoscenza di sé, in una seria revisione spirituale e nella vera penitenza.
156. Con il rito dell'esorcismo, celebrato dai sacerdoti o dai diaconi, gli eletti, istruiti dalla Madre Chiesa sul mistero della liberazione dal peccato per merito di Cristo, sono liberati dalle conseguenze del peccato e dall'influsso diabolico, sono rinvigoriti nel loro cammino spirituale e aprono il cuore ai doni del Salvatore.
157. Per suscitare il desiderio della purificazione e della redenzione di Cristo, si tengono tre scrutini; il loro scopo è di illuminare a poco a poco i catecumeni sul mistero del peccato, da cui l'universo intero e ogni uomo desiderano di esser redenti per liberarsi dalle sue conseguenze nel presente e nel futuro, e anche di rendere familiare agli animi il senso del Cristo Redentore, che è acqua viva (cfr il Vangelo della samaritana), luce (cfr il Vangelo del cieco nato), risurrezione e vita (cfr il Vangelo della risurrezione di Lazzaro). Dal primo all'ultimo scrutinio ci deve essere un progresso nella conoscenza del peccato e nel desiderio della salvezza.
158. Gli scrutini sono celebrati dal sacerdote o dal diacono che presiede la comunità, perché dalla liturgia degli scrutini anche i fedeli ricavino profitto e nelle orazioni intercedano per gli eletti.
159. Gli scrutini si svolgono nelle Messe degli scrutini che si celebrano nelle domeniche III, IV e V di Quaresima; si scelgano le letture del ciclo «A» con i loro canti, come sono assegnate nel Lezionario domenicale e festivo. Se, per ragioni pastorali, non si possono tenere in queste domeniche, si scelgano altre domeniche di Quaresima o anche giorni feriali particolarmente adatti. Tuttavia la prima Messa degli scrutini sia sempre la Messa della samaritana, la seconda del cieco nato, la terza di Lazzaro (nn. 386-389).
 
 
PRIMO SCRUTINIO

160. 
Il primo scrutinio si celebra nella III domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr nn. 386-387).

OMELIA

161.
 Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del primo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.
PREGHIERA IN SILENZIO
162.
 Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere in loro lo spirito di penitenza, il senso del peccato e la vera libertà dei figli di Dio.

Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere anche esteriormente il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:

Eletti di Dio,
inchinatevi
 [oppure: inginocchiatevi ] e pregate.
Gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Poi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.

PREGHIERA PER GLI ELETTI

163.
 Mentre si fa la preghiera per gli eletti, i padrini e le madrine tengono la destra sulla spalla di ciascun eletto.
Celebrante:
Preghiamo per questi eletti, che la Chiesa ha scelto con fiducia e dopo il lungo cammino già percorso, perché, compiuta la loro preparazione, nelle solennità pasquali si incontrino con Cristo nei suoi sacramenti.
Lettore:
Perché meditino nel loro cuore
la parola di Dio
e la gustino sempre più
di giorno in giorno, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché conoscano Cristo,
che è venuto a salvare
ciò che era perduto, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché con umiltà di cuore
si riconoscano peccatori, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché con sincera decisione
rifiutino ciò che nella loro condotta
è dispiaciuto a Cristo
e si oppone alla sua legge di amore, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché lo Spirito Santo,
che scruta i cuori di tutti,
sostenga con la sua forza la loro debolezza,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché imparino dallo Spirito Santo
la legge d'amore di Dio
e possano piacere a lui, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché le famiglie degli eletti
ripongano in Cristo la loro speranza
e possano trovare in lui la santità e la pace,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché anche noi,
in preparazione alle feste pasquali,
purifichiamo le nostre menti, solleviamo i nostri cuori
e compiamo le opere della carità, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché in tutto il mondo
si rafforzi ciò che è infermo,
si risollevi ciò che è abbattuto,
ciò che è perduto si ritrovi
e a tutte le creature si estenda la redenzione,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
La monizione del celebrante e le intenzioni della preghiera si possono adattare alle varie circostanze. Inoltre si aggiunga l'intenzione consueta per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo se, dopo il congedo dei catecumeni, nella celebrazione dell'Eucaristia si tralascia la preghiera universale o dei fedeli (cfr n. 166).
Altra forma di preghiera per gli eletti a scelta al n. 376.
ESORCISMO
164.
 Dopo la preghiera per gli eletti, il celebrante, rivolgendosi verso gli eletti stessi, dice a mani giunte:
O Dio,
che hai mandato il tuo Figlio come salvatore,
fa' che questi nostri catecumeni,
ansiosi di ricevere l'acqua viva
come la samaritana del Vangelo,
siano trasformati dalla tua parola
e riconoscano i loro peccati
e le loro infermità.
Non permettere
che una vana fiducia in se stessi li illuda
né li inganni l'insidia del maligno,
ma liberali dallo spirito di falsità,
perché riconoscano i loro errori
e purificati interiormente
possano entrare nella via della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.
Quindi, se ciò si può fare con facilità, il celebrante in silenzio impone la mano su ciascun eletto.
Poi, stendendo le mani sopra gli eletti, il celebrante continua:

Signore Gesù,
tu sei la fonte a cui questi eletti giungono assetati,
tu sei il maestro che essi cercano.
Davanti a te, che solo sei il santo,
non osano dirsi senza colpa.
A te aprono con fiducia il loro cuore,
confessano i loro peccati,
scoprono le piaghe nascoste del loro spirito.
Nella tua bontà liberali da tutti i mali,
guariscili nella loro malattia,
estingui la loro sete,
dona loro la tua pace.
Per la forza del tuo nome,
che invochiamo fiduciosi,
vieni a salvarli, o Signore.
Comanda allo spirito maligno
che hai sconfitto con la tua risurrezione.
Mostra a questi tuoi eletti
la via da percorrere nello Spirito Santo,
perché camminando verso il Padre,
lo adorino nella verità.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.
Altra forma di esorcismo a scelta al n. 379.
Secondo l'opportunità, si esegue un canto adatto, scelto ad esempio fra i salmi 6, 25, 31, 37, 38, 39, 50, 114, 129, 138, 141.

CONGEDO DEGLI ELETTI

165
.
 Infine il celebrante congeda gli eletti, dicendo:
Andate in pace e tornate per il prossimo scrutinio.
Il Signore sia sempre con voi.

Eletti: Amen.
Gli eletti escono. Se per giusti motivi non possono uscire, si faccia come nel rito dell'ammissione al catecumenato, n. 96.

Se non si celebra l'Eucaristia, si aggiunge secondo l'opportunità un canto adatto e i fedeli vengono congedati insieme con gli eletti.


CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA

166.
 Dopo che gli eletti sono usciti si celebra l'Eucaristia. Subito inizia la preghiera universale o dei fedeli con le intenzioni per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo. Poi si dice il Credo e si fa la preparazione dei doni; tuttavia, per ragioni pastorali, si possono tralasciare la preghiera dei fedeli e il Credo. Nella preghiera eucaristica si faccia menzione degli eletti e dei padrini (vedi Messale Romano: Messa «Per gli scrutini battesimali»).