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sabato 10 marzo 2012

Primo scrutinio


Domani, III Domenica di Quaresima, le parrocchie che hanno dei catecumeni celebreranno il I scrutinio, tempo di preparazione all'ormai prossima ricezione dei Sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Quando si celebrano gli scrutini si sceglie l'apposita Messa rituale e le Letture dell'anno A, domani sarà la volta della pericope della Samaritana, dal forte tema battesimale. Per le comunità che hanno propri catecumeni, ma anche per coloro che non ne hanno (in spirito di comunione ecclesiale), o anche, semplicemente, per chi volesse conoscere il rito dello srutinio, vi posto il rito tratto dal sito Maranathà:


TEMPO E RITI
DELLA PURIFICAZIONE
E DELL’ILLUMINAZIONE

152. In questo tempo, che abitualmente coincide con la Quaresima e comincia con l’«elezione», i catecumeni, insieme con la comunità locale, si impegnano nel rinnovamento spirituale per prepararsi alle feste pasquali e all'iniziazione ai sacramenti. A questo fine si celebrano gli scrutini, le consegne e i riti immediatamente preparatori.
153. Gli scrutini e le consegne si fanno nella Quaresima che precede i sacramenti dell'iniziazione. Con questi riti si completa la preparazione spirituale e catechistica degli eletti o «aspiranti» che si protrae per tutto il tempo della Quaresima.

  
I. GLI SCRUTINI

154. Gli scrutini, che si concludono con gli esorcismi, hanno una grande importanza nella formazione spirituale. Tendono infatti a purificare la mente e il cuore, a fortificare contro le tentazioni, a rettificare le intenzioni e a stimolare la volontà verso una più intima adesione a Cristo e verso un sempre più fermo impegno nell'amore di Dio da parte dei catecumeni.

155. Si richiede agli aspiranti la volontà di acquistare un profondo senso del Cristo e della Chiesa e specialmente ci si attende da loro un progresso nella sincera conoscenza di sé, in una seria revisione spirituale e nella vera penitenza.
156. Con il rito dell'esorcismo, celebrato dai sacerdoti o dai diaconi, gli eletti, istruiti dalla Madre Chiesa sul mistero della liberazione dal peccato per merito di Cristo, sono liberati dalle conseguenze del peccato e dall'influsso diabolico, sono rinvigoriti nel loro cammino spirituale e aprono il cuore ai doni del Salvatore.
157. Per suscitare il desiderio della purificazione e della redenzione di Cristo, si tengono tre scrutini; il loro scopo è di illuminare a poco a poco i catecumeni sul mistero del peccato, da cui l'universo intero e ogni uomo desiderano di esser redenti per liberarsi dalle sue conseguenze nel presente e nel futuro, e anche di rendere familiare agli animi il senso del Cristo Redentore, che è acqua viva (cfr il Vangelo della samaritana), luce (cfr il Vangelo del cieco nato), risurrezione e vita (cfr il Vangelo della risurrezione di Lazzaro). Dal primo all'ultimo scrutinio ci deve essere un progresso nella conoscenza del peccato e nel desiderio della salvezza.
158. Gli scrutini sono celebrati dal sacerdote o dal diacono che presiede la comunità, perché dalla liturgia degli scrutini anche i fedeli ricavino profitto e nelle orazioni intercedano per gli eletti.
159. Gli scrutini si svolgono nelle Messe degli scrutini che si celebrano nelle domeniche III, IV e V di Quaresima; si scelgano le letture del ciclo «A» con i loro canti, come sono assegnate nel Lezionario domenicale e festivo. Se, per ragioni pastorali, non si possono tenere in queste domeniche, si scelgano altre domeniche di Quaresima o anche giorni feriali particolarmente adatti. Tuttavia la prima Messa degli scrutini sia sempre la Messa della samaritana, la seconda del cieco nato, la terza di Lazzaro (nn. 386-389).
 
 
PRIMO SCRUTINIO

160. 
Il primo scrutinio si celebra nella III domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr nn. 386-387).

OMELIA

161.
 Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del primo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.
PREGHIERA IN SILENZIO
162.
 Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere in loro lo spirito di penitenza, il senso del peccato e la vera libertà dei figli di Dio.

Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere anche esteriormente il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:

Eletti di Dio,
inchinatevi
 [oppure: inginocchiatevi ] e pregate.
Gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Poi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.

PREGHIERA PER GLI ELETTI

163.
 Mentre si fa la preghiera per gli eletti, i padrini e le madrine tengono la destra sulla spalla di ciascun eletto.
Celebrante:
Preghiamo per questi eletti, che la Chiesa ha scelto con fiducia e dopo il lungo cammino già percorso, perché, compiuta la loro preparazione, nelle solennità pasquali si incontrino con Cristo nei suoi sacramenti.
Lettore:
Perché meditino nel loro cuore
la parola di Dio
e la gustino sempre più
di giorno in giorno, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché conoscano Cristo,
che è venuto a salvare
ciò che era perduto, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché con umiltà di cuore
si riconoscano peccatori, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché con sincera decisione
rifiutino ciò che nella loro condotta
è dispiaciuto a Cristo
e si oppone alla sua legge di amore, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché lo Spirito Santo,
che scruta i cuori di tutti,
sostenga con la sua forza la loro debolezza,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché imparino dallo Spirito Santo
la legge d'amore di Dio
e possano piacere a lui, preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché le famiglie degli eletti
ripongano in Cristo la loro speranza
e possano trovare in lui la santità e la pace,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché anche noi,
in preparazione alle feste pasquali,
purifichiamo le nostre menti, solleviamo i nostri cuori
e compiamo le opere della carità, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché in tutto il mondo
si rafforzi ciò che è infermo,
si risollevi ciò che è abbattuto,
ciò che è perduto si ritrovi
e a tutte le creature si estenda la redenzione,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
La monizione del celebrante e le intenzioni della preghiera si possono adattare alle varie circostanze. Inoltre si aggiunga l'intenzione consueta per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo se, dopo il congedo dei catecumeni, nella celebrazione dell'Eucaristia si tralascia la preghiera universale o dei fedeli (cfr n. 166).
Altra forma di preghiera per gli eletti a scelta al n. 376.
ESORCISMO
164.
 Dopo la preghiera per gli eletti, il celebrante, rivolgendosi verso gli eletti stessi, dice a mani giunte:
O Dio,
che hai mandato il tuo Figlio come salvatore,
fa' che questi nostri catecumeni,
ansiosi di ricevere l'acqua viva
come la samaritana del Vangelo,
siano trasformati dalla tua parola
e riconoscano i loro peccati
e le loro infermità.
Non permettere
che una vana fiducia in se stessi li illuda
né li inganni l'insidia del maligno,
ma liberali dallo spirito di falsità,
perché riconoscano i loro errori
e purificati interiormente
possano entrare nella via della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.
Quindi, se ciò si può fare con facilità, il celebrante in silenzio impone la mano su ciascun eletto.
Poi, stendendo le mani sopra gli eletti, il celebrante continua:

Signore Gesù,
tu sei la fonte a cui questi eletti giungono assetati,
tu sei il maestro che essi cercano.
Davanti a te, che solo sei il santo,
non osano dirsi senza colpa.
A te aprono con fiducia il loro cuore,
confessano i loro peccati,
scoprono le piaghe nascoste del loro spirito.
Nella tua bontà liberali da tutti i mali,
guariscili nella loro malattia,
estingui la loro sete,
dona loro la tua pace.
Per la forza del tuo nome,
che invochiamo fiduciosi,
vieni a salvarli, o Signore.
Comanda allo spirito maligno
che hai sconfitto con la tua risurrezione.
Mostra a questi tuoi eletti
la via da percorrere nello Spirito Santo,
perché camminando verso il Padre,
lo adorino nella verità.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.
Altra forma di esorcismo a scelta al n. 379.
Secondo l'opportunità, si esegue un canto adatto, scelto ad esempio fra i salmi 6, 25, 31, 37, 38, 39, 50, 114, 129, 138, 141.

CONGEDO DEGLI ELETTI

165
.
 Infine il celebrante congeda gli eletti, dicendo:
Andate in pace e tornate per il prossimo scrutinio.
Il Signore sia sempre con voi.

Eletti: Amen.
Gli eletti escono. Se per giusti motivi non possono uscire, si faccia come nel rito dell'ammissione al catecumenato, n. 96.

Se non si celebra l'Eucaristia, si aggiunge secondo l'opportunità un canto adatto e i fedeli vengono congedati insieme con gli eletti.


CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA

166.
 Dopo che gli eletti sono usciti si celebra l'Eucaristia. Subito inizia la preghiera universale o dei fedeli con le intenzioni per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo. Poi si dice il Credo e si fa la preparazione dei doni; tuttavia, per ragioni pastorali, si possono tralasciare la preghiera dei fedeli e il Credo. Nella preghiera eucaristica si faccia menzione degli eletti e dei padrini (vedi Messale Romano: Messa «Per gli scrutini battesimali»).

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