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venerdì 16 marzo 2012

Secondo Scrutinio



Nella IV Domenica di Quaresima, detta "Laetare" dall'introito della Messa, le parrocchie che hanno dei catecumeni celebreranno il II scrutinio, tempo di preparazione all'ormai prossima ricezione dei Sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Quando si celebrano gli scrutini si sceglie l'apposita Messa rituale e le Letture dell'anno A, questa Domenica sarà la volta della pericope del cieco nato, dal forte tema battesimale. Per le comunità che hanno propri catecumeni, ma anche per coloro che non ne hanno (in spirito di comunione ecclesiale), o anche, semplicemente, per chi volesse conoscere il rito dello srutinio, vi posto il rito tratto dal Rituale Iniziazione Cristiana degli adulti, dal sito Maranathà: 



SECONDO SCRUTINIO

167. Il secondo scrutinio si celebra nella IV domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr nn. 386 e 388).

OMELIA

168.
 Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del secondo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.

PREGHIERA IN SILENZIO

169.
 Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere in loro lo spirito di penitenza, il senso del peccato e la vera libertà dei figli di Dio.
Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere, anche esteriormente, il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:

Eletti di Dio,
inchinatevi
 [oppure: inginocchiatevi] e pregate.
Allora gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Quindi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.
PREGHIERA PER GLI ELETTI

170.
 Mentre si fa la preghiera per gli eletti, i padrini e le madrine pongono la mano destra sulla spalla di ciascun eletto.

Celebrante:

Preghiamo per questi eletti, che Dio ha chiamato perché vivano uniti a lui nella santità e rendano buona testimonianza alle parole di vita eterna.
Lettore:
Perché, confidando nella verità di Cristo Signore,
ottengano e sempre conservino
la libertà dello spirito e del cuore, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché meditando la sapienza della croce,
possano gloriarsi in Dio
che confonde la sapienza di questo mondo,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché, ottenuta la liberazione dal peccato
in virtù dello Spirito Santo,
si volgano dal timore alla fiducia,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché, rinnovati profondamente nello spirito,
ricerchino sempre ciò che è giusto e santo,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.
Lettore:
Perché tutti coloro che soffrono persecuzione
per il nome di Cristo
ottengano da lui il sostegno nelle loro prove,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché le famiglie e i popoli
che sono impediti di abbracciare la fede cristiana
ottengano la libertà di credere al Vangelo,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché tutti noi,
messi alla prova dell'esperienza del mondo,
restiamo sempre fedeli allo spirito del Vangelo,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché tutto il mondo, amato dal Padre,
possa giungere nella Chiesa alla piena
e spirituale libertà,
preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.

La monizione del celebrante e le intenzioni della preghiera si possono adattare alle varie circostanze. Inoltre si aggiunga l'intenzione consueta per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo, se, dopo il congedo degli eletti, nella celebrazione della Eucaristia è tralasciata la preghiera universale o dei fedeli (cfr n. 173).
Altra forma di preghiera per gli eletti a scelta al n. 378.


ESORCISMO

171.
 Dopo la preghiera per gli eletti il celebrante, rivolgendosi verso gli eletti stessi, dice a mani giunte:

Preghiamo.
Padre di bontà,
che hai concesso al cieco nato
di credere in Cristo tuo Figlio
e di entrare a far parte del tuo regno,
fa' che questi tuoi eletti
siano liberati dalle menzogne
da cui sono insidiati e accecati,
e fa' che, radicati saldamente nella fede,
diventino figli della luce
e siano sempre luminosi di santità e di grazia.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

Quindi, se ciò si può fare con facilità, il celebrante in silenzio impone le mani su ciascun eletto.

Poi, stendendo le mani sopra gli eletti, il celebrante continua:
Signore Gesù,
luce vera che illumini ogni uomo,
libera per mezzo del tuo Spirito di verità
tutti coloro che sono oppressi
sotto il giogo del padre della menzogna,
e suscita in coloro che hai eletto ai tuoi sacramenti
il desiderio di aderire a te,
perché, nella gioia della tua luce,
come il cieco del Vangelo che riebbe la vista,
divengano fermi e sicuri testimoni della fede.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.
Altra forma di esorcismo a scelta al n. 379.


Secondo l'opportunità, si esegue un canto adatto, scelto, ad esempio fra i salmi 6, 25, 31, 37, 38, 39, 50, 114, 129, 138, 141.

CONGEDO DEGLI ELETTI

172.
 Infine il celebrante congeda gli eletti, dicendo:
Andate in pace e tornate per il prossimo scrutinio.
Il Signore sia sempre con voi.

Eletti:
Amen.
Gli eletti escono. Se però, per giusti motivi, non possono uscire, si faccia come nel rito dell'ammissione al catecumenato, n. 96. Se non si celebra l'Eucaristia, si aggiunge secondo l'opportunità, un canto adatto, e i fedeli vengono congedati insieme con gli eletti.

CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA

173.
 Dopo che gli eletti sono usciti, si celebra l'Eucaristia. Subito inizia la preghiera universale o dei fedeli con le intenzioni per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo. Poi si dice il Credo e si fa la preparazione dei doni; tuttavia, per ragioni pastorali, si possono tralasciare la preghiera universale o dei fedeli e il Credo. Nella preghiera eucaristica si faccia menzione degli eletti e dei padrini (vedi Messale Romano: Messa «Per gli scrutini quaresimali»).

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