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sabato 24 marzo 2012

Terzo Scrutinio

Domani, V Domenica di Quaresima, si terrà il III ed ultimo scrutinio per i catecumeni che si apprestano a ricevere i sacramenti dell'Iniziazione Cristiana. Ecco i testi liturgici tratti dal sito Maranathà.





TERZO SCRUTINIO

174.
 Il terzo scrutinio si celebra nella V domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr anche più avanti ai nn. 386 e389).
OMELIA

175.
 Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del terzo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.
PREGHIERA IN SILENZIO

176.
 Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere per loro lo spirito di penitenza, il senso del mistero del peccato e della morte e la speranza dei figli di Dio nella vita eterna. Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere anche esteriormente il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:
Eletti di Dio,
inchinatevi
 [oppure: inginocchiatevi] e pregate.Allora gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Poi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.
PREGHIERA PER GLI ELETTI

177.
 Mentre si fa la preghiera per gli eletti, i padrini e le madrine pongono la mano destra sulla spalla di ciascun eletto.
Celebrante:
Preghiamo per questi eletti che Dio ha scelto perché, resi conformi alla morte e alla risurrezione del Cristo, possano superare con la grazia dei sacramenti le conseguenze del peccato che ha portato nel mondo la morte.
Lettore:
Perché la loro fede li renda più forti
contro tutti gli inganni del mondo,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché siano riconoscenti al Signore
che li ha tolti dall'ignoranza
riguardo alla speranza eterna
e li ha fatti incamminare
per la via della salvezza
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché, sull'esempio e per l'intercessione
dei catecumeni che versarono il sangue per Cristo,
siano sollevati alla speranza della vita eterna,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché tutti aborriscano il peccato
che distrugge la vita, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché coloro che sono afflitti
per la morte dei loro cari
trovino in Cristo la consolazione e la pace,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché anche noi
al ritorno delle solennità pasquali
siamo confermati nella speranza
di risorgere con Cristo, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.Lettore:
Perché il mondo intero,
creato dall'amore di Dio,
sia rinnovato dalla crescita della fede e della carità,
preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.La monizione del celebrante e le intenzioni della preghiera si possono adattare alle varie circostanze. Inoltre si aggiunga l'intenzione consueta per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo se, dopo il congedo dei catecumeni, nella celebrazione dell'Eucaristia si tralascia la preghiera. universale o dei fedeli (cfr n. 180).
Altra forma di preghiera per gli eletti, a scelta al n. 380.
ESORCISMO
178
. Dopo la preghiera per gli eletti, il celebrante, rivolgendosi verso gli eletti stessi, dice a mani giunte:

Preghiamo.
O Dio, Padre della vita eterna,
tu sei il Dio non dei morti, ma dei vivi
e hai inviato il Figlio tuo messaggero della vita,
perché strappasse gli uomini
al regno della morte
e li conducesse alla risurrezione.
Libera questi eletti
dal potere dello spirito maligno,
perché possano ricevere
la nuova vita del Cristo risorto
e le rendano testimonianza con le opere.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 
Tutti:
Amen.
Quindi, se ciò si può fare con facilità, il celebrante in silenzio impone la mano su ciascun eletto.

Poi, stendendo le mani sopra gli eletti, il celebrante continua:

Signore Gesù,
che, risuscitando Lazzaro da morte,
hai rivelato d'esser venuto
perché gli uomini avessero la vita e
l'avessero in abbondanza,
libera dalla morte questi eletti,
che cercano la vita nei tuoi sacramenti,
allontana da loro lo spirito del male
e, per mezzo del tuo Spirito datore di vita,
comunica loro la fede, la speranza e la carità,
perché vivano sempre uniti a te
e abbiano parte alla gloria della tua risurrezione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.
Altra forma di esorcismo a scelta al n. 381.
Secondo l'opportunità, si esegue un canto adatto scelto ad esempio fra i salmi 6, 25, 31, 37, 38, 39, 50, 114, 129, 138, 141.
CONGEDO DEGLI ELETTI

179.
 Infine il celebrante congeda gli eletti, dicendo:
Andate in pace e il Signore sia sempre con voi.
Eletti:
Amen.
Gli eletti escono. Se però per giusti motivi non possono uscire, si faccia come nel rito per l'ammissione al catecumenato, n. 96. Se non si celebra l'Eucaristia, si aggiunge, secondo l'opportunità, un canto adatto e i fedeli vengono congedati insieme con gli eletti.
CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA

180.
 Dopo che gli eletti sono usciti, si celebra l'Eucaristia. Subito inizia la preghiera universale o dei fedeli con le intenzioni per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo. Poi si recita il Credo e si fa la preparazione dei doni; tuttavia, per ragioni pastorali, si possono tralasciare la preghiera universale o dei fedeli e il Credo. Nella preghiera eucaristica si faccia menzione degli eletti e dei padrini (vedi Messale Romano: Messa «Per gli scrutini battesimali»).

 

II. LE CONSEGNE


181. 
Se ancora non sono state fatte (cfr nn.125-126), dopo gli scrutini si devono celebrare le «consegne» (traditiones) con le quali, compiuta o iniziata da tempo conveniente l'istruzione dei catecumeni, la Chiesa amorevolmente affida loro i documenti che fin dall'antichità sono ritenuti il compendio della sua fede e della sua preghiera.

182. È auspicabile che il rito si tenga davanti alla comunità dei fedeli dopo la liturgia della parola di una Messa feriale, con letture adatte alle «consegne».

 

CONSEGNA DEL SIMBOLO


183. 
La prima «traditio» è la «consegna del Simbolo» che gli eletti impareranno a memoria e poi dovranno riconsegnare pubblicamente (cfr nn.194-199 ), prima di fare, nel giorno del Battesimo, la loro professione di fede secondo il Simbolo stesso.

184. 
La consegna del Simbolo si farà entro la settimana successiva al primo scrutinio. Secondo l'opportunità, si può fare anche nel tempo del catecumenato (cfr nn. 125-126).
LETTURE E OMELIA

185.
 In luogo delle letture che sono assegnate alla feria, si leggeranno le pericopi adatte come indicato al n.390.
Segue l'omelia nella quale il celebrante, soffermandosi sul testo sacro, spiega il significato e l'importanza del Simbolo sia rispetto alla catechesi trasmessa sia rispetto alla professione di fede da farsi nel Battesimo e da mantenersi per tutta la vita.
CONSEGNA DEL SIMBOLO

186.
 Dopo l'omelia il diacono dice:

Si avvicinino gli eletti per ricevere dalla Chiesa il Simbolo della fede.
Quindi il celebrante si rivolge loro con queste parole o con altre simili:
Carissimi: ascoltate le parole della fede per mezzo della quale riceverete la nuova vita in Dio. Sono poche parole, ma contengono grandi misteri. Accoglietele e conservatele con cuore sincero.
Poi il celebrante dà inizio alla recita del Simbolo, dicendo:
Io credo in Dio Padre onnipotente,
e prosegue solo o insieme con la comunità dei fedeli:
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;

discese agli inferi
il terzo giorno risuscitò da morte;

salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
_____________________________________________________
Secondo l'opportunità, si può usare anche il Simbolo Niceno-Costantinopolitano:
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.

Amen.
_____________________________________________________


ORAZIONE SOPRA GLI ELETTI

187.
 Il celebrante invita i fedeli a pregare con queste parole o con altre simili:
Preghiamo per i nostri eletti:
il Signore, Dio nostro,
illumini i loro cuori
e apra loro la porta della sua misericordia,
perché mediante l'acqua del Battesimo
ricevano il perdono di tutti i peccati
e siano incorporati in Cristo Gesù,
nostro Signore.

Tutti pregano in silenzio.

Quindi il celebrante, stendendo la mani sopra gli eletti, dice:
O Signore,
sorgente di luce e di verità,
ci rivolgiamo alla tua eterna
e giustissima misericordia,
per questi tuoi servi 
N. e N.,
rendili puri e santi;
concedi loro il dono di una scienza vera,
di una ferma speranza
e di una dottrina santa,
perché siano degni
di ricevere la grazia del Battesimo.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

  
CONSEGNA DELLA PREGHIERA DEL SIGNORE

188. Agli eletti viene consegnata anche la «Preghiera del Signore» (Padre nostro) che fin dall'antichità è propria di coloro che con il Battesimo hanno ricevuto lo spirito di adozione a figli e che i neofiti reciteranno insieme con gli altri battezzati nella prima celebrazione dell'Eucaristia a cui parteciperanno.

189. 
La consegna della Preghiera del Signore si fa nella settimana successiva al terzo scrutinio. Secondo l'opportunità, si può celebrare anche entro il tempo del catecumenato (cfr nn. 125-126). Se necessario, si può anche rinviare e fare con i riti immediatamente preparatori (cfr nn. 193 ss.).
LETTURE E CANTI

190.
 In luogo delle letture che sono assegnate alla feria, si leggeranno le pericopi adatte come indicato al n. 391.


VANGELO

191.
 
Il diacono dice:
Si avvicinino gli eletti che devono ricevere la Preghiera del Signore.
Allora il celebrante si rivolge agli eletti con queste parole o con altre simili:Ascoltate come il Signore insegnò a pregare ai suoi discepoli.
X  Dal vangelo secondo Matteo
     
6, 9-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli
«Voi pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male ».

Segue l'omelia nella quale il celebrante spiega il significato e l'importanza della Preghiera del Signore.
ORAZIONE SOPRA GLI ELETTI

192
.
 Quindi il celebrante invita i fedeli a pregare con queste parole o con altre simili:
Preghiamo per i nostri eletti:
 il Signore, Dio nostro,
illumini i loro cuori
e apra loro la porta della sua misericordia,
perché mediante l'acqua del Battesimo
ricevano il perdono di tutti i peccati
e siano incorporati in Cristo Gesù,
nostro Signore.

Tutti pregano in silenzio.

Il celebrante, stendendo le mani sopra gli eletti, dice:
Dio onnipotente ed eterno,
che rendi la tua Chiesa
sempre feconda di nuovi figli,
aumenta nei nostri eletti
l'intelligenza della fede,
perché, nati a vita nuova nel fonte battesimale,
siano accolti fra i tuoi figli di adozione.
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

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