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martedì 11 dicembre 2012

Santa Lucia, Ufficio delle Letture



Ecco l'Ufficio delle Letture proprio di Santa Lucia Vergine e Martire, patrona dell'Arcidiocesi di Messina-Lipari -Santa Lucia del Mela e della città di Siracusa, sua città natale.

La liturgia che vi viene proposta è tratta dal PROPRIO DELLE CHIESE DI SICILIA.


13 dicembre

Santa Lucia, Vergine e Martire

dal Proprio della Liturgia delle ore delle chiese di Sicilia
Solennità nell’Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e nella città di Siracusa.
Festa in tutte le chiese di Sicilia.


Ufficio delle letture

INNO
come ai primi vespri.

1 ant. Le genti congiurano contro di me ed io resto unita a te, mio dolce sovrano.

Salmodia dal Comune di un martire o delle Vergini

2 ant. In te, Signore, mi sono rifugiata; vedrò il tuo volto nella luce.

3 ant. Signore, i tuoi occhi vedono la giustizia,
se mi provi nel fuoco, in me non troverai malizia.

Mi afferra l'angoscia e l'oppressione
R. ma la tua parola mi sostiene

PRIMA LETTURA

Dalla lettera ai Romani di san Paolo, apostolo 8,5-16
Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio

Fratelli, quelli che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitalo Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque, fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito di Dio, voi fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». Lo spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.

RESPONSORIO Ap 7,14; 2 Tm 4,7

In veste candida, imporporata dal suo sangue, la martire Lucia entra nel regno dei cieli,
* e nella sua verginità risplende di luce divina.
Praticò la verginità, scelse come sposo il re divino, portò a termine la sua corsa,
e nella sua verginità risplende di luce divina.

SECONDA LETTURA
Dal libro sulla verginità di sant'Ambrogio, vescovo (cc. 12.68.71-75; 13,77-78, PL 16,281-280)
Lo splendore dell'anima illumina la grazia del corpo

Mi rivolgo a te, che vieni dal popolo, dalla gente comune, ma appartieni alla schiera delle vergini. In te lo splendore dell'anima si irradia sulla grazia esteriore della persona. Per questo sei un'immagine fedele della Chiesa.
A te dico: chiusa nella tua stanza non cessare mai di tenere fisso il pensiero su Cristo, anche di notte. Anzi rimani ad ogni istante in attesa della sua visita. È questo che desidera da te, per questo ti ha scelta. Egli entrerà se troverà aperta la tua porta. Sta' sicura, ha promesso di venire e non mancherà alla sua parola. Quando verrà, colui che hai cercato, abbraccialo, familiarizza con lui e sarai illuminata. Trattienilo, prega che non se ne vada presto, scongiuralo che non si allontani. Il Verbo di Dio infatti corre, non prova stanchezza, non è preso da negligenza. L'anima tua gli vada incontro sulla sua parola, e s'intrattenga poi sull'impronta lasciata dal suo divino parlare: egli passa via presto.
E la vergine da parte sua che cosa dice? «L'ho cercato ma non l'ho trovato; l'ho chiamato ma non mi ha risposto» (Ct 5,6). Se così presto se n'è andato via, non credere che egli non sia contento di te che lo invocasti, lo pregasti, gli apristi la porta: spesso egli permette che siamo messi alla prova: vedi che cosa dice nel Vangelo alle folle che lo pregavano di non andarsene: «Bisogna che io porti l'annunzio della parola di Dio anche ad altre città, poiché per questo sono stato mandato» (cfr. Lc 4,43). Ma anche se ti sembra che se ne sia andato, va a cercarlo ancora.
È dalla santa Chiesa che devi imparare a trattenere Cristo. Anzi te l'ha già insegnato se ben comprendi ciò che leggi:«Avevo appena oltrepassato le guardie, quando trovai l'amato del mio cuore. L'ho stretto forte e non lo lascerò» (Ct. 3,4). Quali dunque i mezzi con cui trattenere Cristo? Non la violenza delle catene, non le strette delle funi, ma i vincoli della carità, i legami dello spirito. Lo trattiene l'amore dell'anima. Se vuoi anche tu possedere Cristo, cercalo incessantemente e non temere la sofferenza. È più facile spesso trovarlo tra i supplizi del corpo, tra le mani dei persecutori. Lei dice: «Poco tempo era trascorso da quando le avevo oltrepassate». Infatti una volta libera dalle mani dei persecutori e vittoriosa sui poteri del male, subito, all'istante ti verrà incontro Cristo, né permetterà che si prolunghi la tua prova.
Colei che così cerca Cristo, che ha trovato Cristo, può dire: «L'ho stretto forte e non lo lascerò finché lo abbia condotto nella casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice» (Ct 3,4). Che cos'è la casa, la stanza di tua madre se non il santuario più intimo del tuo essere?
Custodisci questa casa, purificane l'interno. Divenuta perfettamente pulita, e non più inquinata da brutture di infedeltà, sorga quale casa spirituale, cementata con la pietra angolare, si innalzi in un sacerdozio santo, e lo Spirito Paraclito abiti in essa. Colei che cerca Cristo a questo modo, colei che così prega Cristo, non è abbandonata da lui, anzi riceve frequenti visite. Egli infatti è con noi fino alla fine del mondo.


RESPONSORIO
Nella prova Dio l'ha resa gradita a sé e gloriosa davanti agli uomini.
Ai potenti parlava con sapienza, * e il Dio dell'universo l'ha amata.
La vergine Lucia ha preparato nel suo cuore una lieta dimora per il suo sposo e Signore
e il Dio dell'universo l'ha amata.

ORAZIONE
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore, per l'intercessione gloriosa della vergine e martire Lucia, perché noi che celebriamo la sua nascita al cielo possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Per il nostro Signore.

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