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lunedì 10 settembre 2012

La liturgia e l'inizio della scuola


Cosa centra la liturgia con la scuola ?

Beh ! Direi che non vi è ambito della vita dell'uomo che sia esente dalla liturgia e anche la scuola non fa eccezione, infatti il Benedizionale, ai numeri 206-225  riporta una speciale benedizione da impartire all'inizio dell'anno scolastico, un formulario che invito a scoprire o riscoprire. Chiedete ai vostri parroci di celebrare questa benedizione.


05 - BENEDIZIONEDEGLI ALUNNI E INSEGNANTI
ALL'INIZIO
DELL'ANNO SCOLASTICO
Premesse
206. L'apertura dell'anno scolastico, come ogni altro inizio, ha per la comunità parrocchiale e la comunità educante - famiglie, alunni, insegnanti, personale direttivo e ausiliario - la trepidazione e il fascino dell'attesa.
La vita di una scuola lungo l'arco di un anno è intessuta di tanti episodi o situazioni, che sono altrettanti segni da interpretare e vivere intensamente: momenti comuni di gioia o dolore, di accoglienza, saluto o congedo.
In particolare l'ingresso nella scuola è per il bambino un momento importante. I genitori devono diventare sempre più consapevoli del compito che hanno assunto al momento della nascita e del Battesimo.
207. Il credente sa, attraverso la grande tradizione biblica, che la promessa viene garantita e attuata tramite la benedizione divina. Anche un anno scolastico che muove i primi passi è un umile. «In principio...» in cui ancora una volta Dio manifesta le cose meravigliose che intende compiere incontrando la buona volontà di tutte le persone chiamate ad animare la scuola.
Di tutto questo è segno la benedizione che sale a Dio e da lui discende su ogni realtà umana.
208. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono o anche da un laico, specialmente se catechista e responsabile dell'educazione degli alunni; in questo caso i testi delle preghiere sono quelli previsti per i laici stessi.209. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
E' opportuno tenere presenti anche i testi proposti al Cap. XXV, Benedizione per una scuola o Università degli studi, p. 350 e per la benedizione dei bambini che per la prima volta iniziano la scuola il Cap. XV, p 236. La celebrazione si potrà svolgere in un solo gruppo o con più gruppi insieme, in chiesa o fuori dl chiesa. Per l'eventuale celebrazione della Messa in circostanze particolari vedi le indicazioni date ai nn. 837 e 854-860.
Rito della benedizione

INIZIO
210. 
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
211. 
Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:
Dio, fonte di sapienza,
il Verbo fatto uomo, Cristo Signore,
e lo Spirito di verità sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto. 
_____________________________________________________
212. 
Se il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:
Fratelli e sorelle,
lodiamo e ringraziamo Dio, fonte di sapienza,
il Verbo fatto uomo, Cristo Signore,
e lo Spirito di verità.
R.Benedetto nei secoli il Signore.
_____________________________________________________
MONIZIONE INTRODUTTIVA
213. 
Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:
Gesù è il maestro dell'umanità. In lui ogni educatore trova un punto di riferimento esemplare.
Insegnanti e alunni sono chiamati a guardare a Gesù, che cresce in sapienza, età e grazia, e nel tempio di Gerusalemme stupisce i dottori della legge per la profondità delle sue domande e del suo ascolto.
Egli dunque ha un dono e una parola per tutti nel momento in cui la scuola riapre i battenti.
Chi si propone di saldare la scuola e la vita, i valori dell' umanesimo cristiano e le nuove acquisizioni della scienza e della tecnica, non può non invocare lo Spirito del Signore, sorgente di grazia e di luce.

LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
214. 
Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Lc 2,41-50 Gesù fra i dottori.

Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Luca
I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole.

215. 
Oppure (per esteso vedi a p. 868 ss.):
Dt 5,32-33Camminate in tutto e per tutto nella via del Signore.

Dt 30, 15-20 La scelta tra la vita e la morte.

Pro 4,7-15. 18-22 
La scuola della sapienza.

Mt 6,7-13 
Dio è nostro Padre.

Mt 25, 14-29 
Andò subito a impegnarli e ne guadagnò altri cinque.

Lc 14,28-30. 34-35 
Un edificio da portare a termine.

RESPONSORIO216. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi p. 987 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 1,1-2 3 4.6
R.
 Beato chi spera nel Signore.Sal 18 (19), 8 9 10.12
R.
 Luce gioiosa, Signore, è la tua parola.Sal 138 (139), 1-3 14 23-24
R. 
Guidami, Signore, sulla via della vita.Sal 142, 1 8
R.
 Insegnami, Signore, la tua via.
BREVE ESORTAZIONE
217. 
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole al presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.


PREGHIERA DEI FEDELI

218. 
Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

All'inizio del nuovo anno scolastico, invochiamo Dio nostro Padre per intercessione di Maria, sede della sapienza, perché illumini e sostenga tutti i membri della comunità educante in uno spirito di generosa solidarietà.R. Guidaci con il tuo Spirito, Signore.

Per gli insegnanti,
perché unendo la saldezza della fede all'apertura culturale
sappiano essere guide illuminanti
delle generazioni che salgono verso un mondo nuovo, preghiamo. 
R.

Per gli alunni,
perché impegnandosi quotidianamente
nei laboratori del sapere
si attrezzino per affrontare il collaudo
della vita familiare e sociale
e creino le premesse per un solido avvenire,
preghiamo. 
R.

Per i dirigenti della scuola e i loro collaboratori,
perché abbiano la gioia di raccogliere il frutto
di una paziente semina a servizio dei giovani, preghiamo. 
R.

Per i fanciulli
che per la prima volta entrano nella scuola,
perché fin dal primo giorno
possano trovarsi in un clima idoneo
a sviluppare i loro doni
di intelligenza e di cuore, preghiamo. 
R.

Per i ragazzi di ogni lingua e colore,
perché si tendano la mano
al fine di promuovere un modo più armonioso e fraterno
di abitare la terra, preghiamo. 
R.

Per le famiglie, la comunità di fede, l'intera società,
perché sperimentino giorno per giorno i benèfici effetti
di una collaborazione aperta e responsabile
per il bene dei propri figli, preghiamo. 
R.

219. 
Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

_____________________________________________________
Segue la preghiera del Signore:Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
220. 
Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione:
Padre della luce,
fa' di noi, alunni e docenti,
i discepoli di quella sapienza
che ha come libro, cattedra e maestro
il Cristo tuo Figlio;
assisti e proteggi tutti i membri della comunità educante
e rendi fecondo ogni sforzo sincero,
perché le nuove generazioni
siano promosse nella scuola e nella vita;
aiutaci a dare un valido contributo
all'edificazione della civiltà dell'amore
a lode e gloria del tuo nome.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.
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PER I BAMBINI CHE INIZIANO
PER LA PRIMA VOLTA LA SCUOLA


221. 
Dopo la preghiera di benedizione, i genitori, o un altro familiare, conducono i bambini dal sacerdote o dal diacono che fa loro un segno di croce sulla fronte dicendo queste parole o altre simili: 
Il Signore Gesù ti benedica
e ti custodisca nel suo amore. 

R. Amen.
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CONCLUSIONE

222. 
Il ministro, se sacerdote o diacono, stendendo le mani sugli alunni e sugli insegnanti dice: 

Dio nostro Padre, fonte di ogni bene,
vi colmi dei suoi doni. 

R. Amen.

Cristo, Maestro e Signore,
sia vostra guida nella quotidiana esperienza di vita. 

R. Amen.

Lo Spirito Santo illumini le vostre menti e i vostri cuori
e vi conduca alla verità tutta intera. 

R. Amen.

223. Quindi benedice tutti i presenti dicendo: 

E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio 
X 
e Spirito Santo. 
R. Amen.

224. 
Se il ministro è un laico, invoca su tutti i presenti la benedizione di Dio e facendosi il segno di croce dice: 

Il Signore Gesù, maestro di sapienza e di vita
ci benedica e ci custodisca nel suo amore. 

R. Amen. 
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225. 
Un canto corale può chiudere la celebrazione. 

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