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martedì 22 maggio 2012

Messa propria di Santa Rita da Cascia

La Vita

Oggi la Chiesa celebra Santa Rita da Cascia, santa agostiniana. In molti luoghi la memoria di Santa Rita è molto sentita, specialmente per via della benedizione delle rose che i fedeli recano nelle loro case in ricordo del prodigio avvenuto prima della morte della santa che aveva chiesto alla consorella una rosa, in pieno inverno. La consorella trovò una rosa sbocciata fra la neve e la recò alla santa.



La tradizione ci racconta che, portata alla vita religiosa, fu data in sposa ad un uomo brutale e violento che, convertito da lei , venne in seguito ucciso per una vendetta. I due figli giurarono di vendicarlo e Rita, non riuscendo a dissuaderli, pregò Dio farli piuttosto morire. Quando ciò si verificò, Rita si ritirò nel locale monastero delle Agostiniane di Santa Maria Maddalena. Qui condusse una santa vita con una particolare spiritualità in cui veniva privilegiata la Passione di Cristo. Durante un'estasi ricevette una speciale stigmata sulla fronte, che le rimase fino alla morte. La sua esistenza di moglie di madre cristiana, segnata dal dolore e dalle miserie umane, è ancora oggi un esempio. (Da santiebeati.it)



Ecco il testo della Messa propria tratta dal sito del santuario:
http://www.santaritadacascia.org/documenti/messa_santarita.pdf



ANTIFONA D’INGRESSO
Quanto a me non ci sia altro vanto
Che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo,
per mezzo della quale
il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo, alleluia.
Gal 6, 14

COLLETTA
Padre celeste, tu che hai concesso a Santa Rita
Di partecipare alla passione di Cristo,
dà a noi la grazia e la forza
di saper sopportare le nostre sofferenze,
perché possiamo partecipare più intimamente
al mistero pasquale del tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA
R  i t a   e r a   s  e r i am  en  t  e   i m  p  eg  n a  t a  n  e l l ’  e d u  c a  z  i on  e   d  e i   f  ig  l i .
(Vita S. Ritae, Cavallucci, Cap. 1, Siena 1610, p. 6)

Dal libro dei Proverbi 2, 1-15

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole

E custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e chiamerai la saggezza,
se la ricercherai come l’argento
e per essa scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la scienza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca esce scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti la sua protezione,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia
e custodendo le vie dei suoi amici.
Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine con tutte le vie del bene,
perché la sapienza entrerà nel tuo cuore
e la scienza delizierà il tuo animo.
La riflessione ti custodirà
e l’intelligenza veglierà su di te,
per salvarti dalla via del male,
dall’uomo che parla di propositi perversi,
da coloro che abbandonano i retti sentieri
per camminare nelle vie delle tenebre,
che godono nel fare il male,
gioiscono dei loro propositi perversi;
i cui sentieri sono tortuosi
e le cui strade sono oblique.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 26

Spera nel Signore, sii forte.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura ?

Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore ?

Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore,
ed ammirare il suo Santuario.

Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva sulla rupe.

Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
a causa dei miei nemici.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.

SECONDA LETTURA

N  o  n   la  s  c i a  r t  i   v  in  c e r e   d a  l   m  a  l e , m  a   v  i n  c i   c on   i l   b  e n  e   i l  m  a  l e .

Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani
12, 9-21

Fratelli, la carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni
gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella
speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli,
premurosi nell’ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite.

Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto.                                             Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a



quelle umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi.
Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se
possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti.
Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: ”A me
la vendetta, sono io che ricambierò”, dice il Signore. Al contrario, “se il tuo nemico ha fame, dagli
da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra
il suo capo”. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO
1 Gv 4, 16b
Alleluia, alleluia.
Dio è amore;
chi sta nell’amore dimora in Dio
e Dio dimora in lui.
Alleluia

VANGELO
C  om  e   i l   P  a d  r e   h  a  am  a  t  o  m  e ,  c os ì   a n  c h ’  i o   h  o  am  a  t  o   v o i .
R  i m a  n  e  t  e   n  e  l  m i  o a m o  r  e  .

Dal Vangelo secondo Giovanni
15, 1-14

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni
tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più
frutto.
Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio
non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non
potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano
nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In
questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i
miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio
e rimango nel suo amore.
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio
comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i proprio amici. Voi siete miei amici, se
farete ciò che io vi comando.

Parola del Signore.

SULLE OFFERTE
Signore, per intercessione di Santa Rita,
trafiggi i nostri cuori
con la spina di un salutare dolore,
perché, liberati per tua grazia da tutti i peccati
possiamo offrirti, con cuore puro,
il sacrificio di lode.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO

Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito.

In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

È cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.

Nella tua bontà ci hai dato in Santa Rita
un singolare esempio di amore a te
e, in te e per te, a tutta l’umanità.

La sua forza vitale era l’amore
e da questa venne sempre guidata
nei vari stati della sua vita,
meditando assiduamente
la Passione del Figlio tuo.

Divenuta esempio di sacrificio e di carità,
sperimentò con pienezza
l’esigenza sublime dell’amore
che per la via della croce
conduce gli uomini
alla vera gioia e alla luce della risurrezione.

E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
e alla moltitudine dei Cori Celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Chi rimane in me e io in lui,
porta molto frutto.
Gv 15, 5


DOPO LA COMUNIONE
Fortificati dal pane celeste, ti preghiamo, Signore,
che sull’esempio di Santa Rita,
portiamo in noi
i segni del tuo amore e della tua Passione
e godiamo il frutto di una pace duratura.
Per Cristo nostro Signore.





Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non 
potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano 
nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In 
questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i 
miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio 
e rimango nel suo amore.
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio 
comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i proprio amici. Voi siete miei amici, se 
farete ciò che io vi comando.
Parola del Signore.
SULLE OFFERTE
Signore, per intercessione di Santa Rita,
trafiggi i nostri cuori
con la spina di un salutare dolore,
perché, liberati per tua grazia da tutti i peccati
possiamo offrirti, con cuore puro,
il sacrificio di lode.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito.
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.


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