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mercoledì 30 maggio 2012

La stele del porto



Per celebrare il grande evento che lega Messina a Maria, il vescovo, S.E. Mons. Angelo Paino, volle una grande stele, sormontata da una grande statua di bronzo, proprio all'imboccatura del porto a forma di falce che aveva dato alla città il suo nome di Zancle (falce in greco).




La monumentale statua della Vergine che impugna la Sacra Lettera è ritratta nell'atto di benedire la città. Fu realizzata dallo scultore Tore Edmondo Calabrò e posta sulla sommità di una stele edificata sul bastione del SS. Salvatore. Il monumento venne inaugurato nel 1933, fu illuminato da papa Pio IX nel 1934 con un dispositivo a distanza preparato dallo scienziato Guglielmo Marconi. Fu nuovamente illuminato da papa Pio XII, dopo i guasti della II guerra mondiale.


L'immagine della Vergine della Lettera accoglie tutti quanti entrano a Messina via mare, ma anche via terra, essendo rivolta verso la città, in particolare verso il Viale Boccetta, con la solenne promessa della sua benedizione, scritta in caratteri cubitali: VOS ET IPSAM CIVITATEM BENEDICIMUS.

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